Festa dell'uva a Capoliveri - Vino, ricordi e tradizioni

Capoliveri è la città del vino e del dio Bacco, chiamato anche Libaro (da qui Caput Liberi). Ogni anno, a inizio ottobre, il borgo festeggia lo stravagante dio della vendemmia con una tre giorni ricca di avvenimenti. In questo periodo infatti Capoliveri dà il meglio di sé, celebrando un gustoso rituale, vanto per il paese e per l’isola d’Elba intera, seguito da circa 5000 persone e realizzato con settimane di minuzioso e duro lavoro: la Festa dell’Uva. Le vie del centro si dividono in quattro aree ben distinte, ognuna rappresentata da un colore diverso, che rappresentano i quattro rioni storici del borgo che si sfidano in una serie di competizioni: il Fosso, la Fortezza, il Baluardo, la Torre. Dopo tre giornate di festa e duelli, viene premiata la scenografia più bella realizzata dal rione che ha saputo ricostruire al meglio un momento di vita contadina di decenni fa, raccontando così tempi passati ma sempre vivi nella memoria.

E così, capita di incontrare tra le vie del borgo il ciabattino intento a rattoppare un vecchio paio di scarpe, il fabbro che batte sull’incudine il ferro incandescente, le lavandaie che strofinano i panni sporchi, la sposina avvolta in un abito anni ’30. Tutti, bambini, adulti e anziani, sono ideatori, esecutori e interpreti di questa suggestiva e autentica rappresentazione. Musica e balli continuano fino a tarda notte, mentre per le strade odori invitanti attirano i visitatori verso le tavolate colme di bontà della tradizione: cinghiale e polenta, stoccafisso e patate, trippa, acciughe fritte ripiene, minestrone di fagioli, la tipica schiaccia ‘briaca, pane e schiacciata con uva.

Il 7,8 e 9 ottobre Capoliveri ospiterà l’edizione 2016 di questo evento e per la prima volta nella storia i rioni concederanno a chiunque lo desideri, anche ai turisti, la possibilità di entrare nel vivo della manifestazione, partecipando da protagonisti e non da semplici spettatori. Accorrete numerosi, non ve ne pentirete. La Festa dell’Uva riflette il desiderio di riappropriarsi delle tradizioni e del passato di un territorio dalla bellezza travolgente.